GIUBILEO DEI RAGAZZI: Tra perdono…festa…ed incontro!

1 Mag , 2016

Provare a descrivere con parole ciò che i cuori dei giovanissimi dell’AC “San Gerado Majella” di Giugliano hanno sperimentato, è un’impresa non semplice. Provo a sintetizzare l’esperienza vissuta lì a Roma attraverso tre parole chiave: perdono, festa, ed incontro.

Accompagnati dagli educatore e da me in qualità di assistente siamo giunti a Roma. Una volta arrivati presso la Parrocchia San Cleto siamo stati accolti dal parroco e dai diversi volontari della comunità, abbiamo sistemato in fretta i bagagli per poi addentrarci nel vivo del Giubileo. Armati di curiosità e gioia nel cuore ci siamo recati al centro di Roma per vivere la prima tappa della “tre giorni” romana con il pellegrinaggio alla Porta Santa. Insieme abbiamo percorso a piedi l’itinerario che da Castel Sant’Angelo conduceva fino alla Basilica Vaticana, attraverso via della Conciliazione.

san_gerardo_giubileo_ragazzi_002

Successivamente abbiamo vissuto un altro momento saliente di questo weekend. Utilizzando un’immagine simbolica del colonnato di Bernini ci siamo ritrovati in ‘Un confessionale a cielo aperto’ e come una Chiesa dalle braccia spalancate ci siamo sentiti accolti, abbracciati dalla Misericordia di Dio. Durante le confessioni tra i 150 sacerdoti ci siamo inaspettatamente ritrovati il Papa che con una semplice stola sulla veste bianca ha riconciliato diversi ragazzi, mostrandosi ancora una volta come un Santo Padre umile e buono. In seguito siamo entrati dalla Porta Santa per poi raggiungere la tomba di San Pietro e vivere l’indulgenza giubilare. Tale esperienza ci ha permesso di ricordare le parole del Papa che attraverso il suo messaggio per questo giubileo affermava:“Non preparate solo gli zaini e gli striscioni, preparate soprattutto il vostro cuore e la vostra mente. Meditate bene i desideri che consegnerete a Gesù nel Sacramento della Riconciliazione e nell’Eucaristia che celebreremo insieme. Quando attraverserete la Porta Santa, ricordate che vi impegnate a rendere santa la vostra vita, a nutrirvi del Vangelo e dell’Eucaristia, che sono la Parola e il Pane della vita, per poter costruire un mondo più giusto e fraterno”. La straordinaria umiltà e sensibilità del Papa di essere presente lì in mezzo a noi con semplicità e amicizia, ha arricchito ancora di più la nostra esperienza e sicuramente quella di tutti i 70 mila ragazzi e giovanissimi, italiani e stranieri, arrivati a Roma con sogni, speranze, aspettative e  domande tipiche della loro età.

Nel pomeriggio di Sabato ci siamo spostati in massa, secondo il programma, verso lo stadio Olimpico per la grande festa. Devo costatare con entusiasmo che questo momento è stato davvero una festa dei e nei cuori. Questo momento è stato l’esempio lampante di come Gesù invita proprio tutti, senza distinzioni e senza escludere nessuno. Avvalendoci dell’ascolto delle canzoni, delle diverse testimonianze ma soprattutto  grazie all’inaspettato videomessaggio di Papa  Francesco abbiamo vissuto momenti intensi ed emozionanti . Con l’esempio del fatidico cellulare divenuto ormai l’essenza della società odierna il Papa invitava tutti noi a stare con Gesù  se vogliamo che ci sia “campo” nella nostra vita.

Con la celebrazione Eucaristica domenicale tenutasi in piazza San Pietro abbiamo accolto l’invito missionario del Papa che ci spronava a compiere scelte coraggiose e forti per realizzare grandi sogni. Si tratta quindi di “costruire il futuro”, ma di farlo “insieme agli altri  e per gli altri, mai contro qualcun altro”. (Papa Francesco)

Dopo la Celebrazione, abbiamo avuto modo di girare un po per Roma visitando le sette tende dedicate alle opere di Misericordia dove i ragazzi venivano invitati a riflettere, attraverso testimonianze, su come oggi possiamo non solo capire, ma soprattutto  vivere le opere di misericordia nella nostra quotidianità. E’ proprio durante questo percorso che abbiamo sperimentato ancora di più la gioia dell’incontro con l’altro di diverse culture e nazionalità sia nella partecipazione sotto la tenda della misericordia, sia soprattutto lungo le strade di Roma con saluti, selfie, sorrisi, abbracci e strette di mano.

L’ultimo giorno prima del ritorno a casa, siamo stati in visita al Centro Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, il cuore pulsante dell’intera associazione. Un’occasione bella di confronto e conoscenza della realtà dove insieme al gruppo dei ragazzi e dei giovanissimi dell’associazione San Pio X in Giugliano, abbiamo fatto esperienza di come davvero la vita di diverse persone possa farsi servizio con gioia per l’intera Chiesa grazie alle parole dell’ assistente nazionale del settore giovani don Tony Drazza e al Vice presidente del settore giovani Michele Tridente.

A conclusione di questa straordinaria esperienza cosa dire? Mi auspico che il Giubileo non sia un’esperienza fine a stessa ma che possa  continuare ad esistere negli ambienti di vita dei nostri ragazzi e giovanissimi, e che attraverso il loro entusiasmo possano coinvolgere tutti all’incontro con Cristo unico tesoro e motivo di gioia della nostra vita!

Che Dio benedica i tanti cuori pieni di desideri, sogni e speranze!!

Don Fabio Ruggiero
Assistente diocesano del settore giovani
e dell’Associaizone “San Gerardo Majella” in Giugliano