Ogni anno, l’adesione all’Azione Cattolica ci interpella profondamente. Non è un semplice rito associativo, ma un atto di fede, una scelta di appartenenza, un “Sì” che ci lega alla Chiesa e ci apre al mondo. Aderire significa dire: “Io ci sono”, “Voglio camminare con voi”, “Credo nella bellezza della comunità cristiana”.
Quest’anno, l’adesione diocesana sarà celebrata nel tempio di Casapesenna, il 29 novembre, luogo che diventa simbolo di comunione e di luce. Sarà un momento speciale, perché inserito nel contesto del Giubileo: tempo di grazia, di riconciliazione, di rinnovamento spirituale. La celebrazione territoriale, nelle realtà locali invece, ci vedrà riuniti l’8 dicembre, come ogni anno, nella solennità dell’Immacolata Concezione, sotto lo sguardo di Maria, modello di adesione piena e generosa.
Il cammino associativo di quest’anno si illumina con il Vangelo della Trasfigurazione. Gesù di Nazareth porta con sé Pietro, Giacomo e Giovanni l’Evangelista su un alto monte, e lì si manifesta nella sua gloria. È un momento di luce, di bellezza, di rivelazione. Pietro, rapito, esclama: “È bello per noi essere qui”.
Questa frase diventa il filo rosso del nostro percorso. È bello essere qui, insieme, nella Chiesa, nell’Azione Cattolica. È bello vivere esperienze che ci trasfigurano, che ci fanno vedere il volto di Cristo nei volti dei fratelli. Ma la Trasfigurazione non è evasione: è preparazione alla missione. Dopo il monte, si torna nella pianura, si affrontano le fatiche, si porta la luce ricevuta.
In questo contesto, la parola chiave che ci accompagna è “condividere”. Condividere la fede, le domande, le speranze. Condividere il cammino, le responsabilità, le scelte. L’Azione Cattolica è luogo di condivisione per eccellenza: ogni gruppo, ogni incontro, ogni gesto è occasione per costruire relazioni vere, per vivere la fraternità, per testimoniare il Vangelo.
Condividere significa uscire da sé, aprirsi all’altro, accogliere e donarsi. È il contrario dell’indifferenza, dell’isolamento, della chiusura. È il cuore pulsante dell’adesione: aderisco perché voglio condividere, perché credo che insieme sia più bello, più vero, più fecondo.
In questo anno associativo, risplende anche la figura di Pier Giorgio Frassati, canonizzato il 7 settembre. Giovane, laico, appassionato di vita e di fede, Frassati è stato un modello di adesione concreta, generosa, gioiosa. La sua vita è stata un continuo slancio “verso l’alto”, come recita il suo celebre motto.
“Verso l’alto” non è solo un invito all’elevazione spirituale, ma anche alla responsabilità, all’impegno, alla testimonianza. Frassati ha vissuto la fede nella quotidianità, tra gli amici, i poveri, la politica, la montagna. Ha condiviso tutto: il tempo, le passioni, la preghiera, il servizio. È l’icona perfetta di un giovane che ha aderito con tutto sé stesso alla Chiesa e alla società.
Nel suo esempio, troviamo ispirazione per il nostro cammino. Come lui, vogliamo salire sul monte della Trasfigurazione, ma anche scendere per servire. Come lui, vogliamo dire “è bello per noi essere qui”, ma anche “verso l’alto”, con lo sguardo rivolto a Dio e il cuore aperto agli altri.
“È bello per noi essere qui” non è solo una frase emozionata. È una dichiarazione di intenti. È bello essere qui, ma è ancora più bello portare questa bellezza nel mondo. L’adesione all’Azione Cattolica è il modo concreto per farlo: per vivere la Trasfigurazione nella quotidianità, per condividere la luce ricevuta, per essere Chiesa in uscita.
Che questo nuovo anno associativo sia davvero un tempo di grazia, di bellezza, di condivisione. Che ciascuno possa dire, con gioia e convinzione: “È bello per me essere qui. E voglio condividerlo, camminando insieme, con lo sguardo fisso ‘verso l’alto’”.



