Apertura del Centenario

12 Ott , 2021

Sabato, 2 Ottobre l’Azione Cattolica Diocesana ha vissuto il primo, se non il più intenso, momento di questo centenario: la sua apertura ufficiale nella celebrazione solenne che si è tenuta nella cattedrale di Aversa. L’associazione tutta, nelle figure del consiglio e della presidenza diocesana, unita alle presidenze territoriali e strette intorno ai suoi assistenti e al pastore della nostra chiesa diocesana, sua ecc. mons. Angelo, ha vissuto in un moto dell’anima la più bella delle gioie. Dire a tutto il territorio che l’Ac di Aversa c’è stata, c’è e ci sarà sempre, al servizio del territorio e dei suoi cittadini.

Riportiamo di seguito i tre interventi rispettivamente del presidente diocesano, Michele Migliaccio, dell’assitente unitario, Don Sebastiano, e il saluto pervenetoci dal presidente nazionale, Giuseppe Notarstefano.

Caro Padre Angelo, Carissimi amici delle presidenze territoriali , del Meic , della delegazione regionale. Cari assistenti diocesani , di ieri e di oggi , Caro Vescovo Mario . Grazie !
A nome di tutto il consiglio diocesano grazie della vicinanza , dell’affetto e della partecipazione emotiva che condividiamo quest’oggi e che ci avete trasmesso e comunicato in questi giorni  per l’avvio delle celebrazioni del nostro centenario associativo.
l’Azione cattolica della Diocesi di Aversa nasce nel 1922, a pochi metri dalla Cattedrale, così come registrato dal centro nazionale e documentato dal Professor Orabona , che salutiamo con affetto e per averci fatto pervenire i suoi auguri sinceri , già da qualche giorno.  
Ho avuto modo di raccontare, durante l’inizio di questo nuovo anno associativo, della gioia, dell’emozione, ma anche dell’onore che sento nel rappresentare l’Azione cattolica in questo momento storico: sentimenti condivisi da tutto il Consiglio e dal Collegio Assistenti. Insieme, sentiamo forte la responsabilità nel vivere questo momento celebrativo così importante per la vita associativa di tutti noi.
Le iniziative pensate per il Centenario che si aprono oggi con questa Messa solenne e  che proseguiranno fino a Maggio , non intendono essere un’autocelebrazione, quanto, piuttosto, un modo per rileggere ed entrare in dialogo con la nostra storia, cercando di far venir fuori il significato che l’Azione Cattolica ha avuto nel contesto civile ed ecclesiale della nostra Diocesi: tutto questo per viverla nell’oggi con più consapevolezza e in prospettiva del domani e delle nuove sfide educative che ci aspettano.
Il titolo scelto per celebrare questo evento è “A Cento all’ora!”.
A cento all’ora, per andare spediti verso la ripresa della vita associativa, in presenza e in sicurezza, così da rimettere in moto quell’entusiasmo e quella passione associativa che la pandemia ha messo a dura prova.
A cento all’ora è anche la giusta velocità di crociera in autostrada, che consente di gustarsi il panorama, apprezzarne il territorio, mantenere le dovute distanze, fino ad arrivare a destinazione con i giusti tempi, senza fatica, senza affanni e rischi causati da una velocità eccessiva.
L’augurio che sento di fare all’AC è che “a cento all’ora” sia la nostra velocità di crociera costante nel tempo, certo , potremmo affrontare momenti di difficoltà e rallentare o rischiare di fermarci, ma nel cuore dovremmo saper custodire (sempre) il desiderio di ripartire a cento all’ora ,  affinché la nostra associazione diocesana  possa durare ancora per tantissimi anni, così come la partecipazione ed il servizio, totale e gioioso, per Cristo e per la Chiesa e la cura e l’attenzione verso i nostri territori, spesso feriti e martoriati da ingiustizie, disuguaglianze e, ancora oggi, troppo spesso, da un continuo scempio ambientale.
Oggi come allora (cento anni fà) siamo pronti, non solo per servire le nostre comunità, a mettere a disposizione  le nostre mani, le nostre braccia,  ma anche per pensarle, amarle e custodirle insieme: insieme a lei Vescovo Angelo, ai nostri parroci assistenti, alle associazioni, ai gruppi, ai movimenti, a tutti i fedeli delle nostre comunità parrocchiali e alla comunità diocesana.
La celebrazione del Centenario riuscirà a portare tanti buoni frutti nel nostro territorio solamente se ognuno di noi si impegnerà a fare (almeno) un proposito per migliorare se stesso e le nostre Associazioni, il quale dovrà scaturire da un dialogo autentico, intenso e gioioso con la storia dell’Ac diocesana e nazionale, con i suoi santi, i suoi beati e con i tanti uomini e donne che, incrociando le nostre strade, ci hanno trasmesso il gusto e la passione per una vita associativa bella e santa, attraverso il loro agire.
Non posso non ringraziare quanti mi hanno preceduto in questo servizio così bello e carico di responsabilità ( Grazie ad Ernesto , Aniello, Lina, Arturo , Ermanno  e al professor Orabona che ci segue da casa ) . Ringrazio i sindaci presenti questa sera , quelli impossibilitati e quelli che ci hanno fatto pervenire gli auguri con un messaggio privato, l’Ac vuole continuare a dialogare e collaborare con tutti voi , innescando quelle sinergie necessarie con le amministrazioni comunali e le altre agenzie educative del territorio. Assicuriamo che troverete nell’azione cattolica un valido e competente sostegno nel difendere e promuovere nei nostri territori il bene comune.
A nome del Consiglio diocesano, ringrazio gli assistenti di ieri e di oggi , diocesani e territoriali che con il loro prezioso accompagnamento ci sostengono nella nostra chiamata e nel servizio educativo.
Ed infine grazie a  tutti quei soci che nel tempo si sono spesi e si spenderanno per il bene e la crescita della nostra Associazione a tutti i livelli, dal primo dei piccolissimi all’ultimo degli adultissimi, senza di loro non saremmo qui, oggi, a vivere questo bel momento celebrativo e a guardare al futuro con fiducia.
È proprio il caso di dirlo: “Dalla storia in poi, proseguiamo noi!”. Anche qui ad  Aversa.


Buon Centenario a tutti noi!
Cristo regni!

Michele Migliaccio

” E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa
che ha fatto la tua rosa così importante”.
(Antoine de Saint-Exupéry)

 
Con questa espressione tratta da “Il Piccolo Principe” desidero elevare al Signore la gratitudine per il tempo che ci ha permesso di dedicare alla grande e bella famiglia dell’AC in questa fausta ricorrenza del suo primo centenario di presenza nella nostra diocesi. È il tempo che all’AC è stato dedicato da chi l’ha amata con passione e dedizione che l’ha resa così importante per il cammino ecclesiale della nostra chiesa diocesana e per questo abbiamo sentito il desiderio di vivere insieme questo momento iniziale che ci condurrà, a Dio piacendo, a spegnere le prime 100 candele nel prossimo 2022. In questi 100 anni tanti sono stati i volti, le storie, le esperienze che hanno tratteggiato il volto dell’AC: in questo centenario trascorso non c’è stato solo un orologio che ha segnato il tempo, ma ogni attimo è stato il momento favorevole, l’occasione propizia perché attraverso l’AC tanti fedeli hanno saputo riconoscere il passaggio di Dio nella loro vita che li chiamava alla sequela e al discepolato e hanno così potuto sperimentare che l’essere cristiani non è solo un titolo, ma è una appartenenza, un’identità che ti permette poi di essere nel mondo “luce” e “sale” al fine di compiere “opere buone” nelle quali risplende la gloria di Dio e di cui gli uomini ne possono ammirare la bellezza e goderne dei frutti.
Ecco che questo evento non vuole essere semplicemente autocelebrativo! Ricordare infatti, non è solo esercizio della mente, ma soprattutto del cuore. È fare memoria grata, è il voler ridare vita a tutto il tempo trascorso e vissuto, unitamente a storie, esperienze e volti di tanti, che prima di noi hanno aderito al cammino di AC, un percorso che non si è esaurito nel tempo passato ma che grazie al loro impegno, presenza, attenzione costante avuta verso l’AC che noi oggi possiamo dire “grazie” e ne possiamo gioire dei frutti ma che anche riceviamo come dono, come consegna da continuare a portare avanti nelle nostre comunità parrocchiali al fine di continuare nel tempo che verrà l’opera iniziata 100 anni fa or sono.
È nel fare memoria grata di questo tempo vissuto che abbiamo voluto condividere questo momento con quanti hanno avuto un legame particolare con l’AC. Innanzitutto un ringraziamento a tutti i vescovi che in questi 100 anni hanno sostenuto il cammino e la presenza dell’AC in diocesi. A partire da lei, carissimo padre Angelo, che non fa mancare il suo apporto e presenza che diventa incoraggiamento ed esortazione continua nell’indicarci la via giusta da seguire per vivere in piena consapevolezza l’apostolato dei laici invitandoci con insistenza paterna a compiere il passaggio da “devoti” ad “apostoli” per poter essere discepoli-missionari. Grazie padre Angelo, che in questo giorno della sua festa onomastica, di cui ancora le rinnoviamo gli auguri, ha voluto condividere con noi questa celebrazione. Grazie per questo tempo dedicato che rende l’AC ancora più importante e preziosa.
Grazie a mons. Mario Milano, vescovo benemerito della nostra diocesi. Grazie per tutto il tempo che anche lei, come pastore di questa chiesa, ha speso per la formazione di un laicato maturo e responsabile. Negli anni del suo servizio episcopale alla nostra diocesi, noi tutti abbiamo potuto toccare con mano il suo impegno e la sua presenza nel cammino associativo di AC. Grazie per ogni parola spezzato, per ogni gesto e per ogni passo compiuto insieme.
Grazie a mons. F. Marino, figlio di questo presbiterio ed oggi pastore della chiesa di Nola, già assistente unitario, il quale impossibilitato a partecipare, si è reso presente attraverso un messaggio di cui do lettura: «Carissimi, purtroppo gli impegni non mi permettono di venire. Prego per il vescovo e tutti voi di ACI. Vi porto nel cuore e auguro tutto il bene possibile all’Azione Cattolica aversana che è centenaria, ma sempre giovane nello spirito. Diciamo grazie a Dio e invochiamo per il futuro un fecondo apostolato con la grazia dello Spirito! + Francesco Marino».
La presenza dei pastori arricchisce il nostro cuore e ci conferma nella fede e nel cammino da compiere insieme. Grazie di cuore a tutti i Vescovi e sacerdoti assistenti che hanno accompagnato il cammino formativo e spirituale dell’AC e che ora già vivono al cospetto di Dio.
Come non ringraziare l’attuale presidente diocesano e con lui quanti hanno ricoperto questo servizio prima di lui: a loro la gratitudine per il tempo dedicato e per tutto ciò che hanno saputo realizzare. A tutti i membri delle presidenze e dei Consigli di ieri e di oggi, grazie per il vostro prezioso servizio e contributo.
Come non ringraziare gli assistenti spirituali di oggi e di ieri, sia quelli unitari, di settore e parrocchiali. A voi confratelli il grazie per tutto il lavoro di accompagnamento spirituale che fate per tutti gli associati. La formazione, la dimensione aggregativa e associativa sono importanti nel cammino formativo di AC, ma senza la dimensione spirituale tutto questo sarebbe privato della sua vera essenza e identità. Sicuramente non mancano difficoltà, ma a noi il compito di saperci fare compagni di viaggio nella vita dei nostri fratelli. Grazie anche per la vostra presenza di questa sera: ciò dice il bene che avete avuto e che avete ancora verso l’AC. Continuate il vostro servizio di “assistenti” nel vegliare con l’amicizia e la preghiera sul cammino di tutta l’AC.
Un grazie a tutti voi carissimi presidenti territoriali e associati di AC. Celebriamo una tappa significativa, ma si apre dinanzi a noi un tempo ancora più intenso e impegnativo. La ripresa dei cammini associativi parrocchiali possano ricevere da questo centenario la giusta spinta per una fruttuosa ripresa post-pandemica. Il centenario deve ricadere nelle nostre comunità: è bello e provvidenziale che lo slogan di questo anno associativo sia “Fissi su di  lui”. Da lui si parte…a lui si arriva! Ecco il cammino da compiere: perché sia davvero un centenario vissuto con intensità proviamo davvero a fissare lo sguardo su di lui, perché, come ebbi a dire qualche settimana fa, le nostre comunità possano essere piccole Nazaret dove la Parola annunciata diventi realtà, dove l’oggi di Dio si realizza con il nostro servizio e impegno.
Grazie di cuore a tutti. A quanti hanno animato la celebrazione eucaristica, ai seminaristi per il servizio liturgico, a quanti in qualsiasi modo hanno contribuito per questa celebrazione.
A te carissima AC tutta: grazie per questa bella storia! Grazie per ogni attimo condiviso. Grazie perché con questi 100 anni hai reso la chiesa “un giardino bellissimo” ricco di tanti fiori belli ed unici che fanno profumare la nostra chiesa dandole quel volto di giovinezza e di splendore nonostante le rughe che qualche volta non mancano.
A voi amici di AC, non abbiate paura di andare a 100 all’ora, al tempo stesso abbiate cura che nessuno rimanga indietro.
Buon compleanno cara AC! Dio continui a benedire il tuo cammino e il tuo apostolato. Auguri di santità!
 

Don Sebastiano Sequino

Carissimo Michele e carissimi amici dell’AC di Aversa,
                        
nell’occasione bella e festosa dell’apertura solenne delle celebrazioni per il 100° anniversario della nascita dell’Azione Cattolica nella diocesi di Aversa, desidero farvi giungere, anche a nome della Presidenza nazionale, il più caloroso augurio.
 
È bello che, con grande entusiasmo, abbiate deciso di dedicare a questo anniversario non semplicemente una giornata, ma un intero anno associativo. Una scelta che diviene importante dopo un periodo difficile, perché mostra il desiderio di percorrere “a cento all’ora” questo anno e questo triennio, che si preannuncia di rinascita. È un andare a “cento all’ora”, come voi stessi chiarite, che indica la volontà di rimettersi speditamente in moto, ma comunque con una velocità di crociera, che permette di tenere il passo di tutti e di darsi i giusti tempi; di guardare la bellezza del territorio per custodirla e le sue ferite per averne cura; di essere attenti agli altri “passeggeri”, in particolare i più fragili e soli.
 
È bello che tutto ciò avvenga in comunione con il Vescovo e la comunità diocesana, che l’Azione Cattolica è chiamata ad amare e a servire, con quella “presenza fedele, generosa, responsabile” che il Santo Padre ci ha ricordato e che ha prodotto tanti “santi della porta accanto”, e con quello stile dialogico e sinodale che, da “palestra di sinodalità” quale l’AC è, sempre più siamo chiamati a coltivare e a incarnare, per “camminare insieme dietro al Signore e verso la gente, sotto la guida dello Spirito”.
 
È bello che vengano coinvolte in questo percorso annuale tutte le associazioni parrocchiali, attraverso la Peregrinatio diocesana dell’icona della Madonna dei giovani, la Carovana del centenario, la raccolta di testimonianze, narrazioni, foto, video e documenti, così che la festa sia davvero di tutti e per tutti e si possa vivere appieno insieme la “passione associativa” che ci anima e ci fa un’unica famiglia ricca di storia e di futuro.
 
In questa occasione mi è gradito porgere il mio saluto al Vescovo, S.E. Mons. Angelo Spinillo. Indirizzo un fraterno saluto anche alla Presidenza diocesana, agli Assistenti e a tutti i soci, augurando una felice riuscita delle iniziative, ma ancor più che il cammino, così bene iniziato tanti anni fa, possa proseguire con forza e fecondità “a cento all’ora”!

Giusppe Notarstefano, presidente nazionale AC